23.10.2024 Michela Dell'Amico

Biodiversità: la chiave nascosta per alimentazione e salute

Scienziato tiene in mano un fungo sopra una zolla di terra

La carenza di B12, vitamina C, zinco o cobalto interessa sempre più persone e dipende anche dall’impoverimento dei suoli. Ne abbiamo parlato con una patologa mentre è in corso a Cali la Conferenza delle Nazioni Unite sulla biodiversità

Tra le patologie emergenti nei Paesi occidentali, come l’Italia, troppa poca attenzione si riserva alla malnutrizione. Nel nostro Paese c’è un crescente problema di carenza di nutrienti, soprattutto tra gli anziani e i bambini, per 2 motivi: mangiamo male e il cibo non nutre più come dovrebbe. “Manca in particolare la vitamina B12, e non mi sto riferendo a soggetti vegani o vegetariani, ma onnivori. La vitamina B12, che si assume soprattutto dalla carne, potrebbe non essere presente nella quantità che ci aspettiamo, se la fonte è di scarsa qualità ed è nutrita con foraggio da suoli impoveriti a causa di un’agricoltura intensiva. È importante prestare attenzione alla qualità della carne e in generale degli alimenti: è un investimento nella nostra salute”, spiega Caterina La Porta, docente di Patologia generale dell’Università Statale di Milano, esperta di salute pubblica e impatto della biodiversità sulla salute. Perché di biodiversità stiamo parlando, che quando manca nei suoli agricoli genera alimenti – o foraggi – che contengono poco più che acqua. La Porta aggiunge:

“La nostra banca dati dei suoli della Lombardia mostra che molti terreni sono poveri di varietà di organismi: dai batteri ai lieviti. La ricchezza della biodiversità nel terreno agricolo aiuta a far crescere colture sane e nutrienti ed è l’unica strada per alimentarci nel modo opportuno e avere un microbiota intestinale sano”

Nella biodiversità si concentrano ricchezze inestimabili anche per la scienza e la scoperta di nuove molecole naturali utili per la salute umana. Ma non dobbiamo pensare solo all’Amazzonia. “Ha presente il Festival della Biodiversità che si tiene a Milano ogni anno? Al Parco Nord una delle attività che avevo proposto era l’analisi dei suoli per far capire alla gente il concetto della biodiversità – racconta La Porta -. Facendo queste ricerche abbiamo scoperto funghi non conosciuti, ed è venuto fuori che uno di essi contiene una sostanza antitumorale che adesso stiamo studiando. La parte più interessante di questa storia è che, essendo una molecola naturale, potrebbe essere molto meglio tollerata dei farmaci chemioterapici”. Proteggere la natura e studiarla è, insomma, una base della scienza medica, anche sotto casa. Anche in territori notoriamente molto inquinati e impoveriti come la Lombardia e Milano. “Oggi io mi occupo di tumori, di una medicina di precisione fatta di farmaci in continua evoluzione e sempre più specifici. La natura è una risorsa irrinunciabile: resta in gran parte nascosta e tanti suoi ingredienti potenzialmente validi semplicemente ancora non li conosciamo, e magari scompariranno prima della nostra scoperta”, conclude La Porta.

È anche di questo che si parla a Cali, in Colombia, in questi giorni, nel corso della sedicesima Conferenza delle Nazioni Unite sulla biodiversità, dopo l’adozione, nel 2022, in occasione della Cop15, di una tabella di marcia considerata molto ambiziosa per la salvaguardia della natura. Ma l’attuazione di questo accordo per il 2030 procede con lentezza, o non procede.

Il segretario generale dell’Onu António Guterres ha chiesto “investimenti significativi” per salvare l’ambiente in occasione della cerimonia di apertura, mentre il presidente colombiano Gustavo Petro ha denunciato l’impatto negativo dei “combustibili fossili”. In un messaggio video, Guterres ha invitato gli Stati a “lasciare Cali con investimenti significativi nei fondi del piano globale per la biodiversità e con l’impegno a trovare altre fonti di finanziamento pubblico e privato per la sua piena attuazione. Dobbiamo onorare le promesse fatte in termini di finanziamenti e accelerare il sostegno ai Paesi in via di sviluppo”, ha sottolineato Guterres, perché 

“la crisi delle attività naturali come l’impollinazione e la fine dell’acqua potabile si tradurrebbe in una perdita di miliardi di dollari per l’economia globale e i più poveri sarebbero i più colpiti”.

I 196 Paesi che avevano firmato l’accordo (non gli Stati Uniti), si erano impegnati a presentare una “strategia nazionale per la biodiversità” entro la Cop16, che riflettesse la loro parte di sforzi per raggiungere i 23 obiettivi globali stabiliti: proteggere il 30% della terra e del mare, ripristinare il 30% degli ecosistemi degradati, dimezzare l’uso di pesticidi e il tasso d’introduzione di specie aliene invasive e investire 200 miliardi di dollari l’anno per l’ambiente. Ma, come detto, la maggior parte di questi obiettivi resta lettera morta. E Cali è l’anticamera dell’importante Cop sul clima, la Cop29, che si aprirà tra circa tre settimane in Azerbaigian.

Secondo il rapporto 2024 del WWF, negli ultimi 50 anni le popolazioni di vertebrati sono crollate del 73%, mentre gli scienziati stimano che circa un milione di specie animali e vegetali siano oggi a rischio estinzione, alcune delle quali avverranno nei prossimi decenni.

Nelle prossime due settimane, dunque, migliaia di politici, dirigenti aziendali e gruppi della società civile decideranno a Cali come procedere, per provare a intervenire sul declino della biodiversità e dunque sul benessere sociale ed economico, e sulla salute, di miliardi di persone. "Se non proteggiamo la nostra natura, in realtà stiamo minando le nostre economie, stiamo minando la nostra agricoltura e in futuro non saremo in grado di sfamare una popolazione di 10 miliardi di persone su questo pianeta", ha detto Astrid Schomaker, segretaria esecutiva della Convenzione delle Nazioni Unite sulla diversità biologica.

“La salute è un concetto complesso – ribadisce La Porta - che dobbiamo approcciare con una visione a 360 gradi – One Health in inglese -: salute unica. Siamo legati al destino di animali e piante, perché tutto ciò che ci circonda impatta su di noi”.

 

Credits copertina: Envato @guyswhoshoot

 


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