Con Andrea Margelletti, presidente del Centro Studi Internazionali (CESI), per discutere l'impatto della rivoluzione digitale sugli equilibri geopolitici globali e una panoramica approfondita sulle nuove sfide e vulnerabilità emergenti nel contesto della trasformazione digitale.
La rivoluzione digitale sta profondamente influenzando le dinamiche geopolitiche. Storicamente, le alleanze internazionali si sono basate su criteri di contiguità geografica, interessi comuni o legami dinastici. Tuttavia, il mondo digitale sta spazzando via questi vecchi paradigmi. Le nuove alleanze si fondano sulla capacità di cooperare tecnologicamente; chi non è in grado di farlo viene messo da parte.
Nel contesto della competizione globale per il controllo della rete e dei dati, i principali attori sono coloro che investono maggiormente in tecnologia, si evidenzia come gli Stati Uniti, grazie alla loro capacità di immaginare e innovare, mantengano un ruolo di leadership. La Silicon Valley rappresenta non solo un centro di produzione tecnologica, ma anche un luogo di visione futuristica. In contrasto, l'Europa soffre di debolezze strutturali e burocratiche che ne rallentano lo sviluppo digitale, tanto da essere descritta come una "colonia digitale" in alcuni dibattiti.
La sovranità digitale e la regolamentazione delle tecnologie e dei servizi nazionali sono altre aree cruciali, con il concetto di "datacrazia" che emerge come una nuova forma di potere.
Infine, il ruolo dell'Italia nella geopolitica digitale è stato discusso. La stabilità politica e gli investimenti in innovazione sono essenziali per rafforzare la posizione del paese.
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