I lavori che non ti aspetti: chi è e cosa fa il food engineer
L’ingegnere del cibo è la nuova figura richiesta dall’industria alimentare. Abbiamo intervistato Luigi De Nardo, professore del primo corso di laurea in food engineering al Politecnico di Milano, e Alessandro Lepori, food engineer per una grande azienda
Se pensavate che l’ingegnere costruisse solo palazzi, ponti e autostrade vi sbagliavate di grosso. Adesso il mercato del lavoro richiede anche la figura del Food engineer.
Chi è, cosa fa e cosa si studia per diventare ingegnere del cibo?
Dietro gli alimenti c’è un mondo di conoscenze. L’ingegnere del cibo deve analizzare e gestire l’intera filiera legata alla produzione, distribuzione e gestione della moderna industria di produzione degli alimenti e delle bevande. Come? Attraverso le conoscenze chimiche, fisiche, matematiche, ingegneristiche. L’ingegnere alimentare, ad esempio, può determinare la temperatura ideale per produrre lo yogurt o sviluppare modi per ridurre al minimo la contaminazione batterica della carne. Utilizza insomma la sua conoscenza di ingegneria dei bioprocessi. Oggi le aziende sono molto attente alla sostenibilità e allora il food engineer potrebbe testare materiali di imballaggio riciclabili, assicurando che soddisfino le esigenze dei prodotti.
L’ingegnere alimentare ottiene anche le certificazioni di qualità e sostenibilità. Se, ad esempio, un’azienda deve produrre latte senza lattosio, l’ingegnere dovrà ottenere i requisiti da parte di chi testa i prodotti per il contenuto di lattosio e fare in modo che vi sia una linea di produzione dedicata, senza contaminazioni. Un lavoro, come potete capire, importantissimo per la sicurezza del cibo che finisce sulle nostre tavole e quindi per la nostra salute.
Il food engineer è importante anche per la gestione del cibo per gli astronauti nello Spazio. Sapevate, ad esempio, che i pasti non devono creare briciole nello Spazio? In assenza di gravità, potrebbero essere inalati per sbaglio oppure creare danni alle apparecchiature.
Food engineering: il primo corso di laurea al Politecnico di Milano. Intervista al professor Luigi De Nardo
Cosa si deve studiare per diventare ingegnere del cibo? Nel 2019 è nato al Politecnico di Milano il primo corso di laurea magistrale italiano in Food Engineering. Un corso interdisciplinare per garantire tutti gli strumenti utili che le aziende cercano. In questo servizio video troverete le testimonianze di Luigi De Nardo, professore di Materiali per l’imballaggio alimentare al Politecnico di Milano, e di Alessandro Lepori, food engineer per una grande azienda alimentare.
Leggi anche
Terremoti, alluvioni e disastri naturali: il progetto di Enea per proteggere le infrastrutture critiche
Il Centro Ricerche ENEA Casaccia ha sviluppato la piattaforma CIPCast per monitorare in tempo reale gli effetti delle calamità naturali sulle infrastrutture critiche
Nanotecnologie, come creare nuovi materiali manipolando gli atomi con la luce ed il calore
Edoardo Albisetti, professore associato nel dipartimento di fisica del Politecnico di Milano, ci spiega come nel loro laboratorio manipolano gli atomi all’interno dei materiali con precisione altissima, per scoprire e studiare nuovi fenomeni fisici che possono essere usati per costruire computer quantistici, oppure sistemi di calcolo che consumano molta meno energia di quanto facciano adesso
Da gusci di cozze e sedimenti nei porti nuovi prodotti per l’edilizia: il progetto del Poliba per riutilizzare gli scarti
Il Politecnico di Bari ha brevettato una soluzione per il riuso dei sedimenti dragati nei porti, basata sull’uso di una polvere ottenuta dai gusci di mitili
Come gechi: sfidare la gravità attraverso superfici adesive
Le superfici adesive che si studiano al Politecnico di Bari non usano colla e nemmeno l’effetto ventosa ma, proprio come i gechi, sfruttano le interazioni adesive per poter aderire ad un oggetto