30.03.2023 Vincenzo Pisani

Valenza strategica e governance del subacqueo, quinto dominio fisico

Questi i temi al centro della conferenza “CIVILTÀ DEL MARE Il subacqueo, nuovo ambiente dell'umanità"

Portare all’attenzione dei decisori politici l’esigenza di definire e impostare una governance degli spazi subacquei, attraverso un referente unico in grado di gestire gli aspetti regolatori e di assicurare una adeguata tutela e osservazione sulle attività che si svolgono sopra e sotto la superficie del mare, attraverso una conoscenza integrata dello stato dei fondali marini. Questo l’obiettivo principale della Conferenza "CIVILTÀ DEL MARE Il subacqueo, nuovo ambiente dell'umanità" - che si è svolta lunedì 27 marzo 2023 presso l'Accademia Navale di Livorno, organizzata da Fondazione Leonardo-Civiltà delle Macchine e Marina Militare. Per l'occasione, è stato presentato il primo rapporto globale mai realizzato in Italia sul tema del subacqueo - “Geopolitica, strategia, interessi del mondo subacqueo. Il ruolo dell’Italia” - realizzato da Fondazione Leonardo-Civiltà delle Macchine e Marina Militare, in collaborazione con studiosi e ricercatori del Consiglio Nazionale delle Ricerche e dell’Università degli Studi di Roma La Sapienza.

Questo convegno e il rapporto che oggi divulghiamo, ha spiegato l’Ammiraglio di Squadra Enrico Credentino, Capo di Stato Maggiore della Marina, nel suo saluto di apertura “rappresentano la sintesi di un percorso di riflessione che ha accomunato la Fondazione, la Marina Militare, il CNR, l’Università La Sapienza e tanti altri esperti della materia. L’auspicio è che questo momento non sia un punto di arrivo, ma un’occasione per tracciare una rotta che porti alla piena consapevolezza di quanto fondamentale per il nostro Paese quella porzione di mare che si stende sotto la sua superficie. E quanto mai sia fondamentale che le nuove generazioni crescano nella consapevolezza dell’importanza del mare, tanto per la nostra società, quanto per la nostra economia. È necessario – ha aggiunto Credentino - predisporre le condizioni giuridiche per un ordinato e coerente accesso agli spazi subacquei, effettuando un controllo e coordinamento delle operazioni che vi si svolgono, di cui è facile prevedere un costante aumento per la ricerca e lo sfruttamento di risorse energetiche e minerarie, per la posa di infrastrutture di comunicazione, per scopi scientifici e non necessariamente di natura militare. Mi riferisco alla costituzione dell’Autorità di Controllo del Traffico Subacqueo”.

Dopo l’intervento di Luca Salvetti, Sindaco di Livorno, che ha ribadito l’importanza della maggiore conoscenza di un mondo ancora inesplorato, ha preso la parola Luciano Carta, Presidente di Leonardo: “Abbiamo il dovere e la possibilità di agire per la sicurezza del nostro mare e delle nostre coste" perché "le minacce subacquee sono potenzialmente in grado di colpire punti strategici, l'attacco al Nord Stream e ai cavi sottomarini tra Norvegia e stazione satellitare ci hanno messo di fronte a sfide notevoli e l'Italia, al centro del mare nostrum, non può che assumere un ruolo di rilievo in ambito Nato"."Si registra - spiega Carta - un aumento della flotta russa nel mar Mediterraneo mai visto, nemmeno durante la guerra fredda, e rimane alto il rischio di incidenti. Sono note da tempo le azioni di ricognizione marina fatte dai russi con strumenti di mappatura delle infrastrutture marine, gasdotti e oleodotti".

A seguire, Alessandro Profumo, Amministratore Delegato di Leonardo ha posto l’attenzione sul tema delle tecnologie “Nel mare “sono almeno tre gli scenari con cui dobbiamo confrontarci, quello delle minacce subacquee di per sé stesse, che riguardano infrastrutture critiche sottomarine come gasdotti, cavi e, in futuro, eventuali basi per l'estrazione mineraria e data storage. I pericoli che il subacqueo pone per la superficie marina, dove la minaccia investe tutto ciò che opera sulla linea dell'acqua, dagli assetti navali a piattaforme petrolifere e stazioni di rigassificazione. Ultimo, ma non meno importante, lo scenario in cui la stessa terraferma può diventare bersaglio di attacchi subacquei, in primis i porti”. ha sottolineato Profumo, evidenziando a esempio di quest'ultimo contesto “l'attacco alla base russa di Sebastopoli che dimostra che il pericolo è presente ed è enormemente più sofisticato rispetto a pochi anni fa”. Dunque, “le sfide strategiche e tecnologiche del mondo subacqueo - ha concluso - richiedono e richiederanno sempre più l'integrazione di competenze diverse. Come azienda che opera nel multi-dominio, con capacità che vanno dalla difesa aerea, all'elettronica per la difesa e ai sistemi d'arma, Leonardo è dotata di una visione olistica ed è il naturale system integrator anche nel mondo dell'underwater”.

L’urgenza di riaffermare la centralità del Mare è stata al cuore dell’intervento del senatore Nello Musumeci, Ministro per la Protezione civile e le Politiche del Mare "E' una grande sfida in un Paese come il nostro, formato con, per e dal mare, e deve indurci a recuperare tanto tempo perso in passato. Il contesto geopolitico che va ogni giorno modificandosi ci pone di fronte a domande che non sollecitano sempre facili e scontate risposte. Questo mondo impone scelte che vanno fatte assai presto. Il sistema mare oggi acquista un'importanza straordinaria specie per una Nazione come la nostra che ha oltre 7500 km di coste". "Siamo certamente il Paese del mare in Europa - sottolinea Musumeci - e se pensiamo cosa passa nei fondali marini ci rendiamo conto di quanto sia stata imprudente la scarsa attenzione a questo mondo. Bisogna prendere scelte politiche serie e responsabili: non solo perché si conosce solo il 20% del subacqueo con mappature non sempre analitiche ma anche perché le sfide nazionali e internazionali impongono scelte importante a grandi responsabilità". "Troppi enti concorrono sulla materia marittima e non è mai un bene quando non riescono a dialogare tra loro. E questo è uno dei motivi per il quale è nato questo ministero, con funzione di coordinamento e gestione tra 8 ministeri che concorrono a formare il sistema mare ma spesso non riescono a dialogare".
"Tra le principali cose che dobbiamo affrontare - chiarisce il Ministro - c'è l'esigenza di determinare un coordinamento tra le normi esistenti e il varo di nuove per disciplinare il mondo del subacqueo". "Tra le varie materie sul tema aperte al dibattito mi piace sottolineare l'archeologia subacquea. Una goccia del mare mediterraneo contiene più storia di tutti gli oceani del mondo e questo spiega perché sono emersi i bronzi di Riace e la nave greca di Gela. C'è ancora tanto da recuperare, altrimenti dei fondali faremo un museo". "In questi giorni - spiega Musumeci - stiamo per firmare con il ministero della Cultura un protocollo per consolidare e rendere più attiva la necessità di esplorare il nostro mondo subacqueo e recuperare tutto ciò' che il tempo ci ha consegnato, speriamo di farlo anche in collaborazione con Leonardo".

“Non conosciamo il mondo subacqueo” ha affermato Luciano Violante, Presidente della Fondazione Leonardo Civiltà delle Macchine “conosciamo lo spazio benissimo, sappiamo che cosa succede a tre, quattro, cinque, dieci anni luce da noi, non conosciamo quello che succede a 50 metri sotto al pelo dell'acqua”. "I fondali marini - ha aggiunto - sono ricchi di terre rare, sono ricchi di noduli polimetallici, cavi attraversati da un milione e mezzo di cavi per le comunicazioni, quindi un patrimonio da conservare e usare”. “La prima questione - ha proseguito - è arrivare a una autorità regolatoria per il traffico subacqueo, è la nostra proposta. Il 3 maggio incontreremo il segretario generale delle Nazioni unite che ha l'incarico per il subacqueo e dei fondali marini, ci ha chiesto lui un incontro per questo. Poi sempre a maggio avremo un incontro con università, mondo industriale e mondo della politica e diplomazia per lavorare insieme sul futuro. Il mare è uno dei grandi ambienti dell'umanità del futuro, insieme allo spazio, il cyber e appunto il subacqueo".

“Conoscere i fondali – ha sottolineato Maria Chiara Carrozza, Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche – e prevenirne l’inquinamento (anche illegale) è una necessità sempre più urgente per la dimensione subacquea. La protezione e la conservazione dell’ambiente marino e della sua biodiversità sono un elemento imprescindibile dell’azione istituzionale, sia nella fase decisionale che in quella del controllo e dell’applicazione delle regole”. “Nella ricerca sui fondali marini c’è il futuro dell’Italia – ha aggiunto Carrozza, ribadendo che - la fisica del mare può diventare una grande frontiera per lo sviluppo di conoscenza e di tecnologia che può permettere all’Italia, grazie alle competenze che ha sulla robotica marina, sulla robotica, sulle telecomunicazioni, di esercitare la leadership industriale”. Ma per farlo è necessario “dare a questi ricercatori capitale di rischio, possibilità di sviluppare la loro leadership per creare posti di lavoro perché siamo passati dall’età dell’efficienza all’età della resilienza, siamo una in una fase della rivoluzione industriale che impronterà tutto sulla resilienza, in un’ottica in cui l’uomo e la donna non sono al centro dell’universo, ma sono integrati nell’universo e devono rispettare queste risorse”.–

Nel suo intervento a chiusura della giornata, Guido Crosetto, Ministro della Difesa ha confermato il pieno impegno del suo dicastero per assicurare tutte le capacità, risorse e competenze necessarie per proteggere e promuovere la centralità del dominio subacqueo che “ha la stessa rilevanza di quello dello Spazio. Per questo prendo un impegno non formale, quello dell'impiego di risorse future da parte del ministero della Difesa su questo dominio per fare da volano per l'economia e la tecnologia italiana e per renderla tra le prime al mondo”. “L'interesse verso questo mondo - ha aggiunto - è enorme, perché questo dominio avrà la stessa rilevanza che ha avuto la ricerca spaziale e l'Italia è oggi all'avanguardia in questo ambito”. Per Crosetto inoltre “il dominio subacqueo è fondamentale la giornata di oggi è un punto di partenza per costruire una strategia per il futuro e il punto di arrivo che immagino sarà una sala di controllo di quello che succede a livello sottomarino, proprio come ora esiste per ciò che accade nello Spazio. Un aspetto importante per tutti e tanto di più per l'Italia che è circondata dal mare. Per questo assicuro un impegno profondo alimentato da stanziamenti di bilancio da parte della Difesa”. “Cercheremo infine - ha concluso Crosetto - di essere un coagulante per mettere insieme piccole, medie e grandi aziende e diverse tecnologie, così da fare dell'Italia attore primario nel mondo in questo settore”.

Due le tavole rotonde che hanno animato il convegno. La prima, moderata da Pietrangelo Buttafuoco, direttore di civiltàdellemacchine.it, ha visto i relatori tratteggiare la panoramica dello scenario geo-strategico, economico, commerciale e giuridico di riferimento, con gli interventi di Gemma Andreone, Dirigente di ricerca di diritto internazionale presso l’Istituto di Studî Giuridici Internazionali CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche); Paolo Sellari, Direttore del Master in Geopolitica e Sicurezza Globale presso l’Università La Sapienza; Lapo Pistelli, Director Public Affairs di ENI S.p.A.; Luca Sisto, Presidente dell'Istituto Italiano di Navigazione e Direttore Generale di CONFITARMA; Giuseppe Valentino, Vice President Product Management Backbone & Infrastructure Solutions di Telecom Italia Sparkle S.p.A. e l’Ammiraglio Vito Lacerenza, Capo Reparto Sommergibili Stato Maggiore Marina.

La seconda tavola rotonda, moderata dalla direttrice responsabile di Formiche e Airpress, Flavia Giacobbe, ha invece affrontato il tema delle tecnologie abilitanti e delle sfide e opportunità del dominio subacqueo. Sono intervenuti Giovanni Indiveri, Director Integrated Systems for Marine Environment (UniGe); Giovanni Marchiori, Head of SONSUB di Saipem S.p.A.; Chiara Petrioli, Founder e CEO di WENSE; Fabio Trincardi, Direttore del Dipartimento di Scienze del Sistema Terra e Tecnologie per l'Ambiente presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche; Tommaso Pani, Senior Vice President Italian Marketing and Strategic Campaigns di Leonardo S.p.A.; Massimo Debenedetti, Corporate Vice President for Research & Innovation di Fincantieri; Giuseppe Cossiga, Presidente di AIAD; e il Contrammiraglio Francesco Procaccini, Capo Ufficio Generale Spazio e Innovazione Stato Maggiore Marina.