Jaime D’Alessandro, a capo della produzione e sviluppo format tv della Fondazione Leonardo, è stato per più di due decadi giornalista di La Repubblica. Dagli anni novanta si occupa di innovazione, digitale, lavoro, risorse umane, social network e, per esteso, delle implicazioni che questi mondi hanno sulla società.
E' stato il co-curatore nel 2019 a Milano di Onlife, festival del network della Leading European Newspaper Alliance (Lena), la più grande alleanza fra media network europei (Dal Die Welt a El País, fino alla Gazeta Wyborcza, Le Figaro, Le Soir, Tages-Anzeiger e Tribune de Genève oltre a La Repubblica).
Ha curato "Play", prima grande mostra europea dedicata ai videogame (Palazzo delle Esposizioni di Roma, 2002).
Tra le sue pubblicazioni "Immaginare l'Inimmaginabile" (Bollati Boringhieri, 2023), "Play 2.0. Storie e personaggi nell’era dei giochi online" (Bur -Rizzoli, 2005) e il racconto " Enchanted Music & Light Records", scritto con Niccolò Ammaniti (in "Il fagiano Jonathan Livingston. Manifesto contro la new age", Minimum Fax, 1998).
Città e territori dimenticati
Ogni forma di innovazione, compresa l’intelligenza artificiale generativa, crea sempre una nuova forma di ignoranza
Un robot ci salverà. Forse
Nell’ottavo episodio di 2050 Giorgio Metta, direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia, ci racconta i miracoli e le distopie legate al mondo della robotica per cercare di comprendere la percezione dei robot nella società
Le generazioni perdute e l’Italia del 2050
Alessandro Rosina, professore di demografia e statistica sociale dell’Università Cattolica di Milano, svela quante persone in meno ci saranno in Italia nel 2050: sono quattro milioni e mezzo. Come se una città delle dimensioni di Roma sparisse
La felicità dei lavoratori e l'origine italiana dello smart working
Lo smart working come elemento chiave per aumentare il grado di soddisfazione e il livello di felicità dei lavoratori
Manuale di sopravvivenza nell’Italia della crisi climatica
Come sarà l’Italia del 2050 dal punto di vista della crisi climatica è il tema analizzato da Paola Mercogliano, professoressa di Meteorologia avanzata e ricercatrice del Centro euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (Cmcc)
Il problema dei social network siamo noi
Walter Quattrociocchi, a capo del Center of Data Science and Complexity for Society di La Sapienza, analizza lo studio pubblicato su Nature a proposito della tossicità dei social, ripercorrendo la storia della viralità e la nascita del fenomeno haters.
Vivere nella società del rancore
Nel terzo episodio del podcast "2050, manuale di sopravvivenza nell’Italia del presente", il filosofo e direttore generale del Censis Massimiliano Valerii, ripercorre cos’è successo a partire dagli Novanta in poi, per capire come siamo giunti a quella che viene chiamata “una cocente disillusione rispetto agli investimenti economici e alle aspettative sul piano emotivo”.
Le università come dovrebbero essere
Nel secondo episodio del podcast "2050, manuale di sopravvivenza nell’Italia del presente", la scienziata Luciana Vaccaro, affronta il tema dei lavori del futuro, o meglio dell’educazione necessaria nel presente, per capire quali passi potremmo compiere nel settore universitario
L’effetto Cynar nell’era dell’intelligenza artificiale
Nel primo episodio del podcast "2050, manuale di sopravvivenza nell’Italia del presente", un dialogo con Luciano Floridi su innovazione, speranze e incubi relativi ai progressi tecnologici, con particolare riferimento all’intelligenza artificiale
2050, manuale di sopravvivenza nell’Italia del presente
Dal 9 maggio parte il Vodcast "2050 manuale di sopravvivenza nell’Italia del presente”, una bussola per navigare nella realtà, quella di oggi e quella di domani
La vera natura dell’odio online
Studio italiano pubblicato su "Nature", condotto su mezzo miliardo di messaggi, mette in dubbio la tossicità dei social e spiega l'origine della polarizzazione
Learning the future, la nuova mission della Fondazione Leonardo
Divulgare scienza e tecnologia, con l’ambizione di fornire delle bussole per navigare nel presente prima di guardare al futuro
Luciano Violante e l'AI: più che le regole vale l'educazione digitale
Luciano Violante, presidente Fondazione Leonardo: “Vale molto di più la pedagogia delle regole quando parliamo di mondo digitale”.