Lettera da Kronborg
La nostra generazione sta come Amleto sugli spalti del castello di Kronborg
La nostra generazione sta come Amleto sugli spalti del castello di Kronborg
Dopo molti mesi di preparazione, l’AI Act, il regolamento sull’intelligenza artificiale, è stato approvato dal Parlamento europeo
L’interazione con ChatGPT e le sue sorelle (le chat si sa sono delle chiacchere digitali) è diventata quotidianità e abitudine
Il direttore di Civiltà delle Macchine, Marco Ferrante, illustra il nuovo numero della rivista
Esplorare il rapporto tra tecnologia e società, partendo dalle più recenti innovazioni tecnologiche internazionali senza dimenticare le radici tecnologiche dell’Italia, per costruire insieme nuovi mondi possibili.
Nell’orizzonte della Tecnica la compiuta libera potenza dell’uomo sarà realizzata quando la nostra capacità di ri-creare il mondo sarà assoluta
L'intelligenza artificiale (AI) è la capacità di una macchina di esibire abilità assimilabili a quelle umane
Anticipare il futuro per capire il presente: FL rinnova il suo impegno per divulgare la scienza
Il velivolo usato nelle trasvolate di Balbo ricostruito dai Lavoratori Anziani del Savoia Marchetti Historical Group
Grazie ad Hannes del Rehab Technologies, la giovane studiosa può lavorare al perfezionamento dell'arto robotico che lei stessa usa
Giuseppa Cederna legge la lettera che il poeta scrisse per il primo numero della rivista fondata da Sinisgalli
Sulla scomparsa dello scienziato è nato un giallo. Precorse i tempi, alcune sue equazioni sono ancora oggi oggetto di ricerca
L’interregno dell’avvento di questo capitalismo digitale è tutto impegnato a regolare l’implementazione dell’IA nel ciclo di produzione sia economico che dell’immaginario sociale
È alquanto recente, infatti, la notizia ANSA secondo la quale una ricerca scientifica, avrebbe messo a punto la più grande banca genetica umana dell’antichità tramite l’analisi di ossa e denti appartenuti ad antiche popolazioni migrate dall'Asia circa 5.000 anni fa.
Sotto i mari, i fiumi, i laghi c’è sempre qualcosa da scoprire. A volte qualcosa che cambia la vita dell’uomo o che, comunque, contribuisce a darle una svolta.
Il cinema, scrisse il filosofo francese Gilles Deleuze partendo dall’analisi dei film di Hitchcock, procede per «smarcature», cioè per immagini «strappate alle loro relazioni naturali».
Ecco, tutto sta in questa domanda, talmente secca e semplice da essere totale e totalizzante.
Se in una chat attribuite umanità al vostro interlocutore, e questi si rivela una macchina, allora si tratta di una macchina intelligente. Un’intelligenza artificiale.
Con gli occhi del XXI secolo, probabilmente, il Novecento apparirà come una grande corsa verso un futuro tanto annunciato quanto ignoto.
Dopo il test della prima bomba atomica il 16 giugno 1945, in New Mexico, il fisico a capo del Progetto Manhattan, J. Robert Oppenheimer, fa il punto con il generale Leslie Groves, responsabile militare della corsa all’atomo e, soprattutto, dei fondi pubblici necessari a finanziarla.
Considerato tra i dieci economisti più autorevoli e influenti a livello globale, Daron Acemoglu insegna al Massachusetts Institute of Technology dal 1993, con attività di ricerca che spaziano dalla macroeconomia all’economia del lavoro e dello sviluppo.
A Genova per una settimana, con una partecipazione di 13mila persone, record per tutte le nove edizioni della “Smart Week”, questo il nome di battesimo della settimana, si è parlato di “Smart City”.
Cos’è successo alla signora imbellettata? L’eXplainable AI, insomma, sembra soffrire un paradosso
Se gli NFT rischiano di finire nella cantina dell’avanguardia artistica 3.0, viene da chiedersi, parafrasando Lipovetsky, se l’Intelligenza Artificiale, svincolata dal mercato, possa mostrare da sola la carica rivoluzionaria ed essere avanguardia anche fuori dal recinto ludico del metaverso.